Sotto il governo Monti è stata istituita la ormai famosa AgID, ovvero l’Agenzia per l’Italia digitale.
Il suo fine ultimo è quello di controllare che vi sia la massima innovazione a livello tecnologico nella pubblica amministrazione.
Per agevolare l’utilizzo del modello Cloud da parte della Pubblica Amministrazione, l’AgID programma diversi incontri in giro per lo stivale per confrontarsi e dialogare con le varie amministrazioni locali e, soprattutto, approfondire quelli che sono i contenuti del Catalogo servizi dedicati al Cloud.
Oltre al materiale reso disponibile online, questi incontri servono per avere un confronto diretto e formulare ogni tipo di domanda e fugare ogni singolo ed eventuale dubbio.
Da aprile i nuovi contratti di acquisizione di servizi cloud per le amministrazioni, siano esse locali o centrali, potranno essere firmati soltanto se tali servizi risulteranno presenti nel suddetto catalogo.
Per la PA, il modello Cloud prevede di ottenere servizi ed infrastrutture prima impossibili: si tratta pertanto di una digitalizzazione ai massimi livelli che non può che migliorare tutto il sistema, fino a farne beneficiare la comunità intera.
Per far sì che non vi sia più un enorme divario tra le varie regioni nostrane vi è il Piano 2019-2021 che prevede un livellamento di tutti i parametri, dagli interventi ai vari supporti per le amministrazioni locali.
Tale piano è stato sancito dal ministero in collaborazione con l’AgID ed il team digitale.
Inoltre, per assicurarsi un buon risparmio dei costi ed una maggiore sicurezza, è sempre in atto il consolidamento di attività come la razionalizzazione dei data center pubblici.
Le novità tecnologiche inerenti la PA
L’evoluzione tecnologica della PA prevede una diffusione ramificata dei vari servizi digitali come, ad esempio, la carta d’identità elettronica.
Per incentivare il rinnovamento digitale dei servizi di pubblico interesse, sono state attuate iniziative volte a semplificare il trasporto delle merci e, cosa di non poco conto, cercare di ridurre al minimo i costi della catena logistica.
Nel settore informatico bisogna sempre fornire delle validi soluzioni, tenendo presente la continua evoluzione dei software, con avanzate tecnologie e pensate per agevolare tutti: questo è il lavoro che, dal 1972, svolge informatica service center.
Tornando al discorso del Cloud, esso diviene fondamentale per la PA, per una serie di fattori concatenanti.
Innanzitutto, per un’enorme riduzione dei costi; non è da meno pensare, inoltre, alla facilità con la quale avvengono gli aggiornamenti.
Il supporto semplificato è anch’esso motivo di grande interesse per propendere verso il Cloud.
In termini di sicurezza e Privacy, il Cloud, oggigiorno, rappresenta una garanzia maggiore, rispetto all’obsolescenza dei metodi passati.
In pratica, quindi, dallo scorso 1 aprile, le amministrazioni possono acquisire solo servizi pubblicati sul “Catalogo dei servizi cloud qualificati per la Pa” di AgID, disponibile su cloud.italia.it.
Oltre alla qualificazione per i vari fornitori prevede anche una piattaforma attraverso la quale le varie amministrazioni potranno analizzare servizi ed infrastrutture.